Il Questionario: una fotografia della realtà giovanile
La Chiesa ha deciso di interrogarsi su come accompagnare i giovani a riconoscere e accogliere la chiamata all’amore e alla vita in pienezza, e anche di chiedere ai giovani stessi di aiutarla a identificare le modalità oggi più efficaci per annunciare la Buona Notizia. Attraverso i giovani, la Chiesa potrà percepire la voce del Signore che risuona anche oggi. Ascoltando le loro aspirazioni possiamo intravedere il mondo di domani che ci viene incontro e le vie che la Chiesa è chiamata a percorrere.
Nel percorso di preparazione al Sinodo si è previsto una prima raccolta di spunti, sguardi, voci per riuscire a realizzare una fotografia della realtà giovanile di tutto il mondo.
La Chiesa vuole cioè, prima di qualsiasi riflessione e confronto, mettersi in ascolto dei protagonisti di questo sinodo, i giovani, e di coloro che quotidianamente li affiancano nei loro percorsi di crescita e maturazione.
Da qui l’idea di due questionari, uno rivolto ai giovani e uno indirizzato agli educatori e agli operatori pastorali.
Il questionario per i giovani
Obiettivo dell’indagine rivolta ai giovani di tutto il mondo fra i 16 e i 29 anni è quello di dar loro l’opportunità di farsi sentire, esprimersi, raccontare ciò che si è e si vuol far sapere di se stessi.
Il questionario è pensato per raccogliere il contributo di ogni singolo ragazzo, rivolgendo domande personali in una pagina interattiva nel sito ufficiale del sinodo: https://survey-synod2018.glauco.it/limesurvey/index.php/147718
Il questionario è costituito da 6 sezioni.
Vengono richieste delle informazioni di base e un punto di vista rispetto alla società e alla fiducia nei confronti delle istituzioni; dopo alcune domande sul proprio rapporto con gli altri si approfondiscono delle riflessioni sulle scelte di vita, in merito all’istruzione, il mondo del lavoro, la famiglia e le realtà associative e di volontariato; la quarta sezione interroga sulla propria visione della Chiesa cattolica, la propria idea di Gesù Cristo e la religione; la presenza sul web è poi oggetto di alcune domande per capire l’entità dell’utilizzo di questi mezzi di comunicazione e la propria idea su di essi. Un ultimo spazio consente poi un racconto aperto di sé e offre l’opportunità di aggiungere un eventuale messaggio e contributo libero da far giungere ai vescovi.
La compilazione del questionario può essere occasione preziosa per contribuire a una visione autentica e sincera della realtà giovanile ma può anche diventare un’opportunità di riflessione individuale e, perché no, comunitaria su alcuni degli argomenti proposti. Per questo motivo trovate qui allegato il testo del questionario affinché possa essere utilizzato dai gruppi per un confronto condiviso. “Questionario per i giovani”
Il questionario per gli educatori
La fotografia della realtà giovanile si vuole arricchire anche del contributo degli educatori. A essi è rivolto un questionario presente nei documenti preparatori che viene immaginato come contributo collettivo condiviso, più che come lettura personale del singolo educatore.
Le domande, riportate anche nel documento allegato, vogliono raccogliere una lettura della realtà giovanile e dell’accompagnamento pastorale e vocazionale per i ragazzi, riflettendo su contesti, momenti, realtà, testimonianze che i giovani posso vivere e incontrare e sul loro valore. C’è anche uno spazio aperto per raccontare nel dettaglio delle esperienze concrete significative di accompagnamento e discernimento.
Si tratta di un contributo che i capi possono portare mediante un lavoro nelle realtà pastorali locali assieme ad altri gruppi o associazioni o attraverso una riflessione collegiale da vivere insieme tra capi nelle zone, anche grazie al sostegno e la promozione da parte degli IABZ R/S. Questi contributi possono diventare fonte preziosa per le diocesi per costruire insieme a partire dalla realtà e dalle esperienze già in atto nuove strade con e per i giovani. “Questionario per gli educatori”