Tappa 2

Le equipe sinodali

Il cammino che porterà la Chiesa italiana al Sinodo dei vescovi del prossimo ottobre è un’occasione come poche non solo per coinvolgere ragazzi e ragazze ma anche per mettere in rete associazioni giovanili e realtà pastorali.

Nelle diverse diocesi e foranie in questi mesi si sono costituiti delle equipe che uniscono le molteplici realtà locali tra gruppi e associazioni; esse hanno il compito di condividere idee, elaborare pensiero, organizzare iniziative di ascolto, riflessione e festa per i giovani, etc.

Anche per la nostra Associazione, per i rover e le scolte e per i capi, queste equipe sinodali sono luogo prezioso di incontro, confronto, partecipazione e co-costruzione, che è importante abitare in spirito di collaborazione e fraternità.

Da qui l’invito della seconda tappa: cogliere questa preziosa occasione per fare rete, individuando delle persone nelle Comunità Capi o nelle Zone che possano giocare il proprio ruolo in queste equipe portando le idee, l’esperienza, la lettura giovanile proprie dello scautismo.

A seconda dei contesti e delle esperienze è possibile che la partecipazione a questi gruppi sinodali sia aperta anche ai giovani stessi: in alcune realtà dunque la proposta di contribuire e partecipare può essere rivolta non solo ai capi ma anche agli stessi rover e scolte, come occasione per aprirsi, misurarsi e giocarsi oltre i confini della propria sede e della propria Comunità. Anche un’esperienza come questa, in cui sentirsi Chiesa e vivere la Chiesa, può assumere quel valore speciale tipico dei percorsi di cittadinanza e partecipazione come abbiamo avuto modo di (ri)scoprire dopo la Route Nazionale 2014 (vedi Regolamento Metodologico Branca R/S artt. 7 e 7bis). Un’esperienza da rivolgere ad alcuni rover e scolte come occasione personale da inserire nel proprio Punto della Strada e prezioso patrimonio per l’intera Comunità R/S.

Vale la pena conoscere e prendere parte alle iniziative locali di questo tempo straordinario che la Chiesa sta vivendo, per esserne membra vive e sentirsi realmente fratelli che sanno riconoscersi in una strada condivisa.